Massimo Castagna è nato in Italia nel 1957, si è laureato al Politecnico di Milano nel 1984, e nel 1986 ha fondato lo studio AD architettura. Da sempre si occupa di architettura, interiors e design secondo un approccio che lega tra loro le tre discipline in una progettazione spaziale coordinata. Il suo linguaggio rifugge mode e tendenze; è contemporaneo, mai timido nell'estetica in cui la purezza, naturalità e tattilità dei materiali e la contaminazione dell'arte sono elementi essenziali che mettono al centro le percezioni dei sensi e l'esperienza fisica dello spazio.

Il lavoro di Massimo Castagna ha influenzato l'evoluzione del design e dell'interior design nell'ultimo decennio, in equilibrio tra forma, materia e tecniche di lavorazione artigianali, ricercando l'espressività nel suo insieme, un approccio fortemente legato alla sapienza delle mani, al saper fare quale vera essenza del Made in Italy, spaziando dal design di prodotto per marchi italiani di alta gamma, all'interior design ed architettura per residenze di alto livello in tutto il mondo sparse tra Italia ed Europa, Medio Oriente, Asia e Stati Uniti. Nella sua carriera Massimo Castagna ha ricevuto numerosi premi e nomination, oltre ad essere presente con le sue opere in musei internazionali come la Shatchi Gallery di Londra o il Moma a New York ed alla Triennale di Milano. Dal 2000 è direttore creativo per importanti brand dell’arredamento, tra cui Minotti, Giorgetti, Henge, Exteta, Gallotti&Radice, Flou, Acerbis International, Tonelli design, Ceccotti Collezioni, Rossana cucine, KN industrie, Roda e molti altri, il suo lavoro appare da anni sulle principali e prestigiose pubblicazioni internazionali. È stato per 10 anni docente al Politecnico di Milano tenendo corsi relativi la strategia ed i criteri di progettazione per i punti vendita di arredamento, tra le sue più significative realizzazioni il laboratorio “Piramide” per il comitato scientifico Everest-K2-CNR realizzato per il Consiglio Nazionale delle Ricerche, installato in Nepal dal 1991 a quota 5050 mt.

Nato a Bergamo, il 22 gennaio 1974, ha studiato presso l’Accademia di Brera con Luciano Fabro e ha conseguito la tesi in storia dell’arte contemporanea con Marco Meneguzzo. Ha lavorato come assistente da Monica De Cardenas, collaborando alla realizzazione di opere con Gabriel Orozco e Julian Opie. Nel 1996 partecipa al progetto Erasmus presso lo Jyuvaskila Politechnick in Finlandia, approfondendo gli studi su Alvaar Aalto. È noto per il suo stile inconfondibile, che unisce dimensioni visibili e invisibili in composizioni che esplorano lo spazio, la luce e la spiritualità. Le sue opere, spesso di grandi dimensioni, evocano la serenità delle atmosfere zen, in un dialogo continuo tra astrazione e animismo. Manuel Bonfanti ha già esposto in prestigiose istituzioni culturali, tra cui il Centro Culturale Nazionale di Kazan, nell'ambito dell'Anno dell'Amicizia tra Italia e Federazione Russa, l'Istituto Italiano di Cultura a Praga, European Cultural Centre a Venezia. Inoltre è il curatore dello spazio permanente di arte contemporanea The Tube One, presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.